domenica 23 maggio 2010

Emozioni paragonabili

Il motivo è sempre lo stesso: come si leggono [o scrivono] libri per partecipare alla vita e all'esperienza degli altri (ognuno di noi ne ha disposizione una sola, salvo sorprese), per lo stesso motivo si legge lo schermo [o lo si stampa, o lo si pastrugna]. Gli autori commerciali sono spesso inaccessibili o non disponibili (o morti), gli autori dei liberi pixel attivati sono quasi sempre disturbabili o coinvolti (e vivi). Gli uni hanno spesso di mira il guadagno [e smettono di lasciare tracce, se non ricercati], gli altri quasi mai [e lasciano piccoli segnali comunque]. Non è tutto, certo. Niente e nessuno è tutto: aggiungiamo quanto si vede, si tocca, si gusta, si annusa, si ode, si respira, si conosce, si crea, si distrugge, d'accordo, ma lettura e scrittura sono lettura e scrittura. L'intreccio di vite non è mai abbastanza.

giovedì 13 maggio 2010

Antipasto

Il cameriere attende l'ordinazione qualche istante, quindi suggerisce: “Posso consigliare?” subito dopo elencando e spiegando una decina di piatti.
Lei lo ascolta ma non mostra di apprezzare. Alla fine chiede: “Niente di più forte?”
“Mi scusi, in che senso più forte?” chiede il cameriere molto incuriosito.
“Sardine, acciughe, sarde, qualcosa del genere”.
La guardo divertito, poi fisso il cameriere per un istante e dico, piano: “Quel genere di cose, ha capito?”
“Certo, certo, abbiamo questo genere di cose, abbiamo tutto. Non è nel menù ma non è un problema. Un attimo, prego” e si allontana rapido.
“Lo hai messo in imbarazzo” le dico sorridendo.
“Non volevo".

mercoledì 5 maggio 2010

Fine gara

Attorno all'ultima buca qualche applauso, sorrisi, cenni di assenso. Mentre la pallina ci muore, in quell'ultima buca, la storia ha il suo epilogo, si spegne, si disperde. Nelle strette di mano si materializza la fatica di sopravvivere, la durezza degli affetti, la leggerezza di un ticchettio inavvertibile e inesorabile, il freddo del sole allo stremo. Ogni cosa è conclusa, vacua, insostenibile. Servono getti caldi, schizzi gelati, serve inalare aria satura di vapore, respirare profondamente, ossigenare la mente, impadronirsi dell'auto, sfrecciare per le vie di campagna, fuggire.