mercoledì 3 febbraio 2010

La gara

Gara importante, lunga, complessa. Condizioni climatiche avverse, caldo sproporzionato alla stagione, compagni di gara sorteggiati: ma ogni possibile miscuglio mi è indifferente. Una di quelle occasioni in cui non ci si può accontentare di piazzamenti. Fisico a posto, mente libera, un minimo di maniacale disposizione all'autolesionismo, pronto a competere contro tutti: contro la maglietta bagnata, contro sete, malanimi, materiali, contro qualsivoglia infima scappatoia alle regole, che divengono ragione di sopravvivenza, imperativi della mente. È possibile raggiungere il massimo della prestazione solo se la miscela dei componenti è ben proporzionata, l'amalgama ben dosata, credibile, impreziosita dall'invenzione, simile alla compiutezza della vita, dell'esistenza, dell'evoluzione.