martedì 6 settembre 2011

Un bel tuffo dal pontile

Basta decidersi e non tenere conto che è proibito: ci si alza di scatto dalla sdraio e si fugge verso il molo, sorprendendo chiunque. Si corre per qualche stabilimento con accelerazioni e rallentamenti depistanti, stampando passi profondi nel bagnasciuga, e si guadagna l'imbocco del pontile (se si vuole, un rapido sguardo, ma rapido, al Forte). Gimcana tra passanti e bagnanti sbalorditi che affollano il lunghissimo trampolino di lancio e via per la calda striscia grigia e granulosa, avventandosi senza alcun rallentamento nella simulazione d'abisso che si spalancherà davanti fra non molti secondi, gridando compostamente, mani giunte a fendere l'etere, in plastico tuffo, penetrando come freccia in infinita massa d'acqua salata, tra grosse bolle d'aria, intrappolate in mezzo ai flutti provocati, e mulinelli fluidi a varia potenza, gradazione, inclinazione e conicità.