mercoledì 20 gennaio 2010

Città in giorno feriale.

Concluso l'impegno universitario ho deciso di dedicare mezz'ora a una camminata in Centro, Duomo compreso, Galleria compresa, libreria compresa, turisti compresi e vento compreso. È stupefacente constatare il numero incredibile di persone che si aggira nelle grandi città con l'aria di non avere niente da fare, felici e distese, capaci di stare a rimirare guglie, finestroni, vetrine, gradinate, volte e comignoli come fosse l'evento più importante della giornata. Per loro lo è. Li ho invidiati perché avevo un intervallo dal lavoro che mi consentiva sì di osservare ogni cosa, di vedere visi e figure, di apprezzare bei volti ed espressioni incantevoli, di sentire profumi, a volte irresistibili, tuttavia a passo di carica, al limite tra una camminata velocissima e un corsa al rallentatore.