domenica 25 aprile 2010

I fumi di Gino Strada

Mi fa tenerezza, quando si allontana da Emergency ed entra in un ruolo non suo: aspetto gucciniano, mente rimasta incastrata nel '68, sottile coda di paglia che prende corpo quando non si trova, peraltro coraggiosamente, lo ammetto, tra dune e monti ostili; rovinato, tra le altre cose, dalla stizza contro gli americani e, in generale, contro quelli che non la pensano come lui o fanno cose, magari positive, senza il suo imprimatur (operazioni di ostaggi liberati comprese); raramente sereno e mai obiettivo. Incazzoso e coraggioso, molto coraggioso, lo ripeto, ma debolissimo, per così dire. Strumentalizzabile e strumentalizzato. Un abbraccio e un saluto in ogni caso, Gino, in ricordo di turni in pronto soccorso, dubbi, contrasti e discussioni tra volute di un fumo non ben definibile che diffondevi nella stanza, stordendomi passivamente, mentre esponevi il tuo sogno.