venerdì 23 luglio 2010

Dubbi... infiniti

Un buon giro in libreria, senza impegni. Chiedo Infinite Jest di David Foster Wallace (attratto dalla mole del volume e da alcuni commenti su Internet). Lo tengo in mano (1.400 pagine), lo sfoglio, mi siedo, leggo le prime pagine, quindi una parte a caso, alcune note (delle cento pagine di note). Lo chiudo. Lo tengo per un quarto d'ora sotto braccio, senza tentennamenti. Scelgo un corso fotografico del National Geographic (a scatola chiusa, con il cellophane). A due metri dalla cassa mi fermo. Torno indietro. Ringrazio. Ripongo Infinte Jest sullo scaffale, con affetto. Pago perplesso il manuale. Mentre salgo le scale mi volgo indietro: una storia intensa, durata pochissimo.